Note storiche dell’edificio (secoli XVII-XX) di Raffaele Ridolfi

I casamenti ubicati in territorio melarese denominati “Possessioni Ferraresi” hanno origini costruttive molto antiche.

Papa Innocenzo X li cedette nel 1650 a Francesco Estense Tassoni, nobile di Modena e ferrara, nonchè Governatore di Ancona, per i suoi servigi prestati. Terrenbi sottostaanti ed abitazioni erano dati in uso pagando alla Santa Sede quattro ducati d’oro. Da allora le “Possessioni” risultano sempre presenti nei catasti pre-unitari quali il “Catasto Carafa” del 1779, il “Teresiano” compiuto nell’anno 1784, ma pure nei successivi napoleonici e austriaci dell’Ottocento.

Nel Settecento era la famiglia Turola che ne possedeva l’uso. I Turola figurano dimoranti ad Ostiglia già nel primo decennio del Settecento, ma sul finire di questo secolo abitavano in Mantova ed erano cittadini, oltrechè mantovani anche ferraresi ed adriesi. In particolare Pieto Paolo è ricordato quale benefattore dell’ospedale di Ostiglia.

Le “Possessioni” nei secoli

La posizione degli edifici, le “fabbriche” come chiamate nei secoli scorsi, era di non poca importanza: di fatto rappresentavano un piccolo baluardo civile in confine fra due Stati, quello Estense, poi Pontificio e quello Gonzaghesco.

Le sue vicende nei secoli XVII-XVIII sono spesso tormentate da dispute sul possesso della grande area del terreno circostante, come pure sull’estrazione dei prodotti ivi raccolti, che oltre ai privati tirano in ballo ora Ferrara, ora Mantova, ora la Santa Sede, con una nutrita produzione di atti notarili. Fabbriche, ad indicare qualcosa di solido e di materiale rispetto alla quasi totalità degli edifici dei nostri paesi, se così possiamo chiamarli. Ancora ad inizio Ottocento nell’inchiesta “Bertani” fatta eseguire da Napoleone Bonaparte, le nostre zone avevano almeno il 90% di abitati fatti di canne, paglia e mattoni crudi.

Le “Possessioni” le troviamo abbozzate in una prima pianta topografica dell’anno 1753. Questo disegno servì all’impianto dei Pilastri di confine fra klo Stato di Ferrara e di Mantova che poi darà via al famoso “Trattato di Melara” concluso nell’anno 1757. Poi in pieno Ottocento i beni passeranno di mano alla nobile famiglia Massari di Ferrara e saranno condotti dai fratelli Zanella per più generazioni.